l'essenza della forma e l’anima della pietra nella scultura di Modigliani

Rendere visibile e quasi tangibile l’anima delle sue opere, lavorando la pietra e dandole una forma pura e rigorosa per metterne in luce l’essenza: questo a mio parere è il segreto della bellezza poetica e straordinaria delle sculture di Amedeo Modigliani, in mostra al Mart di Rovereto.

Il grande museo trentino di arte moderna e contemporanea ha scelto infatti di rendere per la prima volta omaggio alla scultura del grande artista a distanza di quasi un secolo dall’ultima esposizione al Salon d'Automme di Parigi del 1912. L'artista amava infatti definirsi "più scultore che pittore" e, come le sue opere dimostrano, la sua esperienza plastica ha raggiunto esiti di grande bellezza e rigore stilistico.
Come afferma la giornalista Corona Perer, quella del Mart è una mostra piccola ma densa e compatta con un allestimento emozionale in cui il Rinascimento dialoga con Modigliani, e lo scultore livornese si riverbera nel Kouros greco. E tra loro anche capolavori di Picasso e Brancusi. "Quasi una riunione tra amici" ha affermato Alessandro Del Puppo, autorevole membro del comitato curatoriale della mostra.
Tra le opere più significative in mostra, ritroviamo le sculture dalle forme allungate - quasi più di tante sue figure dipinte - e dalle superfici fluide e scabre, in parte lasciate allo stato grezzo, talvolta appena abbozzate sul retro, e sulle quali appena emergono o si incidono i dati fisionomici: nasi che, come osservò l'amico Zadkine, «scorrono simili a frecce verso la bocca», occhi ovoidali privi di pupille e con le palpebre serrate sotto arcate sopracciliari perfette quasi a raccogliere un mistero arcaico che le assimilano a idoli ieratici e remoti.


A differenza di quello di Brancusi, il «primitivismo» della scultura di Modigliani si sostanzia infatti di suggestioni culturali di più vasta latitudine tra le quali sono da segnalare l'arcaismo greco ed etrusco e, in minor misura, il medioevo romanico e gotico, nonché alcuni spunti decorativi derivati dall'arte khmer: elementi tutti che si amalgamano in strutture plastiche assolutamente nuove e di mirabile coerenza, nelle quali vengono esaltate le possibilità espressive e dinamiche della pietra grezza.

Straordinaria anche la serie dei disegni dal carattere lineare dove la purezza e la regolarità del tratto affascinano lo spettatore che scorge tutta la sensibilità dell’artista nel saper ritrarre una bellezza interiore alla ricerca dell’armonia e dell’essenza. Le sculture di Modigliani trovano infatti una corrispondenza nei suoi straordinari disegni che, in un certo senso, ne costituirono la matrice.