continuate a cercare

Bisogna avere un caos dentro di sè per generare una stella danzante.
 (F. Nietzsche)

"Continuate a cercare", così Pina Bausch, artista visionaria e poetica del teatro danza d'avanguardia e donna di una forza creativa e vitale straordinaria, nonostante l'apparente fragilità, esortava i suoi ballerini nella ricerca continua di se stessi, di un proprio linguaggio e modo di esprimersi attraverso il corpo e il movimento, al fine di manifestare le proprie emozioni più profonde e tradurre quei discorsi dell'anima che le parole non riescono a trasmettere. Attraverso la ricerca continua di un senso e di una trascendenza che non si lasciano mai raggiungere, in un percorso di percezione del proprio desiderio, e attraverso la rappresentazione dei rapporti dialettici e della tensione continua tra forza e fragilità, gioia e dolore, contatto e distanza: l'essere vicini e l'essere lontani, la paura del rifiuto e il desiderio di essere amati. "Amami, voglio che tu mi ami", diceva Pina Bausch, "il desiderio di essere amati: cosa non facciamo pur di piacere a qualcuno".
Perché, come cantava Giorgio Gaber,
Il desiderio è il vero stimolo interiore
è già un futuro che in silenzio stai sognando
è l'unico motore che muove il mondo.
E la danza di Pina Bausch è desiderio in movimento, passione e attrazione, istinto e pulsione. Emozione che si fa corpo, corpo che si fa parola. Corpi di danzatori che la grande coreografa tedesca usava nelle sue opere come colori della sua personale tavolozza d'artista, corpi da cui far trasparire emozioni troppo spesso negate, ma anche individui con i quali instaurava anche umanamente un rapporto di profonda intimità. Attraverso lo sguardo più che con le parole perché, come commenta il regista Wim Wenders, "Pina Bausch aveva un'intelligenza emotiva eccezionale, il modo in cui sapeva vedere le persone guardandole direttamente nel cuore era unico".

Pina Bausch soleva dire "I'm not interested in how people move; I'm interested in what makes them move". Spronava i suoi ballerini a danzare "Dance, dance, otherwise we are lost". Perché come ci ricorda Osho, "anche se nessuno ascolta, devi comunque cantare, danzare la tua danza". 

E voi, state continuando a cercare? a creare ogni giorno voi stessi? a danzare la vita? c’è ancora del caos dentro di voi? c’è ancora una stella danzante?